Campagna (SA)
Altitudine: 270 m. s.l.m.
Superficie: 136.31 Km2
Abitanti: 16.909 al 28 febbraio 2017
Altezza monti 1.720 m. s.l.m. Monte Polveracchio
Campagna è un Comune della Provincia di Salerno situato all’interno del Parco Regionale dei Monti Picentini. Il centro storico è attraversato da 2 fiumi: il Tenza e l’affluente Atri.
Notizie dell’abitato si hanno a partire dal IX in epoca longobarda. Diventato successivamente feudo dei normanni, il suo castello, Gerione, acquisì importanza diventando uno dei castra exempta amministrato direttamente da Federico II di Svevia.
Dal XV secolo cominciò il periodo aureo di Campagna. Con l’avvento degli Orsini di Gravina l’abitato si sviluppò notevolmente. Dal 1532 al 1641 in alterne vicende Campagna divenne marchesato: il feudo venne poi dato alla famiglia Grimaldi di Monaco che ne acquisì anche il titolo nobiliare. Durante il periodo monegasco la città fu una sede diocesana nonché capitale feudale comprendente Canosa di Puglia, Terlizzi, Monteverde, Ripacandida e il castello di Garagnone. Furono realizzati numerosi edifici sia religiosi che civili, costruite fontane monumentali e istituite accademie letterarie. Divenne capoluogo del Distretto omonimo, del Regno delle due Sicilie.
Nel 1545 venne fondata la prima tipografia dell’attuale territorio salernitano, da Giovan Antonio De Nigris e Marco Fileta Filiuli nel Palazzo Tercasio (convento delle clarisse dei SS. Filippo e Giacomo), legata inizialmente alle lezioni che si tenevano nel convento dei domenicani di San Bartolomeo, dove i due fondatori insegnavano, unitamente ad altri illustri intellettuali, tra cui Giulio Cesare Capaccio. L’arte della stampa, che nel secolo XVI aveva raggiunto un alto livello con il De Nigris e il Filuli, sarebbe arrivata a particolare splendore alla metà del Seicento, ad opera del vescovo Juan Caramuel y Lobkowitz, che impiantò una nuova tipografia, dove videro la luce rare e pregevoli edizioni, con una produzione di testi che proseguì fino al 1673. Oggi, la Città di Campagna, con un territorio di 135 kmq. per ironia della sorte, non ha nessuna tipografia.
Già capoluogo di distretto del Regno delle Due Sicilie, con l’unità d’Italia divenne capoluogo di circondario e sede di distretto militare. Con l’avvento del fascismo due sue ex strutture conventuali vennero adibite a campo di concentramento per ebrei. L’importanza ottenuta nei secoli precedenti, lentamente andò scomparendo a causa della sua posizione geografica, che non consentiva un ampliamento urbanistico adeguato.
Il Marchesato Grimaldi
Il 23 luglio 1532 Carlo V, elevata Campagna a Marchesato, la concesse a Onorato I di Monaco, in cambio della sua fedeltà; i suoi discendenti Carlo II di Monaco, Ercole I di Monaco e Onorato II di Monaco lo tennero fino al 1641. Il XVI secolo rappresenta il secolo aureo per lo sviluppo urbanistico di Campagna che si arricchisce di nuovi edifici religiosi e civili, cappelle, palazzi nobiliari, di bellissime fontane e si dà l’avvio alla costruzione della basilica cattedrale. Furono istituite l’Accademia dei Taciturni e l’Accademia dei Solitari che avevano contatti con altre consimili a Firenze, Venezia e Napoli; nacque la prima tipografia e furono fondati diversi ordini conventuali e monastici(agostiniani, francescani minori, conventuali, francescani paolotti, domenicani, clarisse, benedettine), le cui strutture monumentali, connotate da chiostri rinascimentali sostenuti da colonne danno l’idea della ricchezza economica e culturale del marchesato. Nel 1641 il Marchesato di Campagna venne confiscato ai Grimaldi e concesso a Girolamo Maria Caracciolo di Torrecuso che lo ebbero fino al 1660, anno in cui ritornò ancora nelle mani di Onorato II di Monaco e a Luigi I di Monaco) fino al 1673. Campagna entrò in un circuito politico europeo in cui i personaggi locali si resero celebri nelle scienze, nelle lettere, nella carriera militare e in quella ecclesiastica. (fonte Ing. Carmine Magliano)